23 Novembre 2024 - 21:28

Tassa Salvasport: udienza di merito al Tar Lazio il prossimo 28 giugno

Armando Iaccarino (Astro) a PressGiochi: “ADM ha stabilito che la tassa Salvasport venga versata per tutto il periodo. Mancano circa 30 mln di euro”

29 Marzo 2023

L’udienza collegiale per l’esame della domanda di sospensiva sul prelievo “Salvasport” è stata fissata al prossimo 28 giugno.

In quella sede il Tar del Lazio discuterà nel merito i ricorsi presentati dai concessionari terrestri e online per l’annullamento della Determina dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del 5 gennaio 2023 e delle successive note, con cui la stessa ADM ha ricalcolato l’importo relativo al cosiddetto prelievo “Salvasport”.

La tassa è stata introdotta in piena emergenza Covid e serviva ad alimentare un fondo per sostenere lo sport per superare la dura fase dei lockdown. Il prelievo colpiva gli operatori delle scommesse, chiamati a versare lo 0,5% della raccolta per due anni, 2020 e 2021.

Le ultime rate erano state versate nel 2021, e a inizio 2022 ADM aveva stilato i conteggi finali, stabilendo quanto dovesse pagare ciascun operatore. E invece, adesso la stessa Amministrazione con determina del 5 gennaio 2023 ha riaperto la partita, chiedendo agli operatori delle scommesse di versare altri soldi. Nessun errore di calcolo, nessun ammanco scoperto all’ultimo, è solo che la tassa andava pagata per un periodo più lungo di quanto si era detto all’inizio. E in totale, secondo una prima stima, mancano la bellezza di 30 milioni di euro.

“In sostanza con il nuovo provvedimento, ADM ha stabilito che la tassa Salva Sport venga versata per tutto il periodo” spiega Armando Iaccarino a PressGiochi, che sta seguendo da vicino la vicenda per conto di AsTro. “In altre parole, la nuova determina stabilisce che il prelievo non si fermi una volta che il fondo è stato finanziato – e quindi una volta che sono stati raccolti i 40 milioni previsti nel 2020 e i 50 nel 2021 – ma che debba essere versato per l’intero esercizio”.

Da quello che è possibile capire dalla nuova determina, sarebbe stata la Ragioneria Generale dello Stato a chiedere a ADM di riscuotere la tassa per tutto l’anno. “Almeno, questo è quanto emerge da alcuni passaggi della determina, la posizione effettiva della Ragioneria non viene riportata e, anche per questo, come prima cosa AsTro ha chiesto l’accesso agli atti” spiega ancora il presidente del Centro Studi.

A rileggere la norma del 2020, in effetti, il meccanismo è piuttosto macchinoso: si prevede che gli operatori versino un prelievo pari allo 0,5% della raccolta delle scommesse, e che queste somme vengano versate “all’entrata del bilancio dello Stato” e restino acquisite “all’erario”. Quest’ultimo, poi, deve usare le risorse per alimentare il fondo Salva Sport. E qui finalmente si parla del tetto di 40 milioni nel 2020, e di 50 nel 2021.

In sostanza finora si credeva che quel tetto riguardasse la tassa in sé, e che – come detto – se gli importi fossero stati raggiunti in anticipo, i concessionari avrebbero smesso di pagare per il periodo residuo. Adesso, invece – secondo la lettura che ne avrebbe fatto la Ragioneria – il tetto sarebbe riferito solamente ai trasferimenti in favore del fondo, e non riguarderebbe invece la tassa. Il che vuol dire che i bookmaker devono continuare a pagare lo 0,5% anche se il fondo è pieno, e che le eccedenze rimangono all’erario.

“La prima interpretazione, però, è basata su una serie di elementi – come la relazione tecnica che accompagnava la norma stessa, o il titolo del capitolo a cui affluivano le somme versate dai concessionari – che fanno capire fosse quella corretta” puntualizza Iaccarino.

L’integrazione che ha chiesto ADM non è affatto marginale, stiamo parlando di un terzo in più, visto che “la determina del 2022 fermava il pagamento del prelievo diversi mesi prima della fine dell’anno. Di conseguenza una parte consistente del periodo è rimasta scoperta”. Poi la somma dei 30 milioni va ripartita tra i vari concessionari. “In alcuni casi si tratta di poche migliaia di euro, ma in altri – soprattutto per quanto riguarda i concessionari più grandi – gli importi sono decisamente più elevati”.

Fonte immagine: https://it.depositphotos.com

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