Pronti ad un confronto con le istituzioni della regione per fa conoscere meglio un settore importante dal punto di vista imprenditoriale e sociale. Fa molto discutere la proposta di legge del
Pronti ad un confronto con le istituzioni della regione per fa conoscere meglio un settore importante dal punto di vista imprenditoriale e sociale. Fa molto discutere la proposta di legge del PD Toscana per vietare le ticket redemption ai minori.
I firmatari della proposta hanno dichiarato che: “questo tipo di macchinette rappresentano una tentazione troppo forte: più a lungo gioco inserendo soldi, più accumulo punti da scambiare con premi. Il rischio è dunque quello che si stabilizzi nell’adolescente il meccanismo riflesso gioco-gratificazione che poi può sfociare nella dipendenza patologica”.
“Siamo di fronte all’ennesimo caso di ignoranza, nel senso di non conoscenza, del settore. Come si fa ad accostare le ticket redemption al gioco d’azzardo? E un accostamento sbagliato e pericoloso – ha dichiarato Domenico Distante presidente della Sapar – sbagliato perché basta ricordare la ricerca, unica al mondo nel suo genere, sulle possibili problematiche legate alle ticket redemption, effettuata dall’Università Roma Tre.
Questa ricerca, effettuata ribadisco da un’Università tra le più qualificate, ha dimostrato che non esistono fondamenti scientifici che colleghino queste macchine al gioco d’azzardo e alla ludopatia. Forse chi propone questi accostamenti lo fa per cercare consensi e qui sbaglia una seconda volta.
Tutti i genitori che accompagnano i figli a giocare nelle sale che ospitano le ticket redemption non si pongono proprio il problema dell’azzardo perché sanno che è un luogo di puro divertimento. Con premi che arrivano al massimo ad un valore di 20 euro, come si fa a pensare alla ludopatia.
E che senso ha parlare di pericolo gratificazione? Vincere dà gratificazione nel senso di aver provato la propria abilità, non per incassare qualcosa. Ed interventi di questo tipo sono pericolosi – sottolinea il presidente di Sapar – perché non solo potrebbero far scomparire attività dove divertimento e socializzazione avvengono nel modo più sicuro e controllato, ma porterebbero tanti giovani a cercare forme diverse di svago con il rischio di incappare in giochi pericolosi per la salute e gestiti da organizzazioni senza scrupoli.
Per questo – conclude Distante – invito i rappresentanti della regione Toscana ad un confronto con la nostra associazione certi di poter essere di grande aiuto per capire e conoscere un settore importante sia dal punto di vista imprenditoriale sia da quello sociale.
PressGiochi
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