23 Novembre 2024 - 20:47

Ravenna. Polemiche alla festa dell’Unità sullo stand della casa da giochi del Titano

Dopo le slot machine nelle Case del Popolo, nuove polemiche per il gioco d’azzardo nella “casa” del Pd a Ravenna. A sollevare un nuovo caso è Massimo Manzoli del Gruppo

14 Settembre 2015

Dopo le slot machine nelle Case del Popolo, nuove polemiche per il gioco d’azzardo nella “casa” del Pd a Ravenna. A sollevare un nuovo caso è Massimo Manzoli del Gruppo dello Zuccherificio, l’associazione da tempo in prima linea sul territorio e che ha contribuito anche a realizzare progetti in collaborazione con l’Amministrazione comunale per contrastarlo. Il caso riguarda la presenza alla Festa provinciale dell’Unità del Pala De André di uno stand di gioco d’azzardo che pubblicizza la casa da giochi Sanmarinese della “Giochi del Titano”, con tanto di hostess in minigonna che fermano i passanti e distribuiscono buoni da 20 euro da provare al casinò di San Marino.

Manzoli, ripreso nel giro di poche ore anche da esponenti politici come il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale, Pietro Vandini o il deputato ravennate di Sel, Giovanni Paglia. «Parole e fatti sempre dissociati – commenta Paglia –. Nemmeno troppo, in realtà, se è vero che in Parlamento proprio il Pd ha affossato qualsiasi ipotesi di riforma del regime del gioco d’azzardo e ha favorito in tutti i modi Lottomatica e soci».

 

Dal Pd fanno mea culpa. “Abbiamo sbagliato – ammette il segretario provinciale del partito, Michele De Pascale – dentro la Festa dell’Unità di Ravenna, nella parte destinata agli espositori, è presente uno stand che pubblicizza una nota sala giochi della Repubblica di San Marino. Spazi espositivi e raccolta pubblicitaria non sono gestite da noi, ma da un’agenzia esterna”. Ciononostante, ammette il segretario, “abbiamo commesso un errore nel non vagliare attentamente la lista degli espositori e conseguentemente opporci a questa presenza nella nostra festa. Questo errore non lo commetteremo più a partire da questa sera e per gli anni a venire. La lotta contro il gioco d’azzardo è per noi una priorità assoluta e siamo chiamati a dare il buon esempio. In questo caso, purtroppo, non lo abbiamo dato”.

 

PressGiochi

 

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