Torna sui banchi del Consiglio di Stato la legge di Stabilità 2015 che ha previsto per i concessionari e gli altri operatori della filiera che operano nell’ambito delle reti di
Torna sui banchi del Consiglio di Stato la legge di Stabilità 2015 che ha previsto per i concessionari e gli altri operatori della filiera che operano nell’ambito delle reti di raccolta del gioco per conto dello Stato, di versare la somma di euro 500 milioni di euro.
Come ricorda oggi Palazzo Spada, “la Corte di Giustizia, con sentenza 22 settembre 2022, n. 475, nel rispondere ai quesiti posti, ha, su un piano generale, affermato che la soluzione della questione, da parte del giudice nazionale, passa attraverso i seguenti percorsi decisionali: i) accertare la sussistenza di una effettiva restrizione della libertà di stabilimento (par. 44-47); ii) qualora tale restrizione risulti accertata, verificare se sussista un motivo imperativo di interesse generale idoneo a giustificare la suddetta restrizione, con la puntualizzazione che non sarebbe comunque consentito il perseguimento del solo obiettivo di «incrementare al massimo gli introiti del pubblico erario» (par. 54); iii) qualora risulti accertata anche la sussistenza di un motivo imperativo di interesse generale, come sopra precisato e delimitato, la relativa giustificazione dovrà comunque essere interpretata «alla luce dei principi generali del diritto dell’Unione e, segnatamente, del principio generale della tutela del legittimo affidamento»;
che, nello specifico, la Corte di Giustizia ha ritenuto che, ai fini della decisione della causa, alcune questioni afferenti al fatto dovessero essere decise dal giudice nazionale remittente e, in particolare, si è affermato che «non consta con chiarezza» se il prelievo «possa avere avuto come conseguenza di ostacolare una gestione redditizia degli apparecchi da gioco da parte dei concessionari esistenti privilegiando in tale modo altri settori del gioco, segnatamente il settore del gioco on line»”.
Alla luce di tali decisioni, la Sezione del CdS ha deciso di disporre una consulenza tecnica d’ufficio mediante la nomina di un collegio tecnico composto da esperti nei diversi settori rilevanti per definizione della controversia.
I suddetti consulenti devono rispondere ai seguenti quesiti, indicando partitamente:
iii) come il “prelievo” disposto abbia inciso in termini percentuali sia sul fatturato complessivo sia sugli utili nell’anno 2014.
Il Consiglio di Stato ha nominato, quali consulenti tecnici, il prof. Giuseppe Melis, ordinario di diritto tributario presso l’Università Luiss Guido Carli, il prof. Riccardo Tisci, ordinario di economia e gestione, Università Mercatorum Roma, il prof. Cesare Pozzi, ordinario di economia applicata presso il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Foggia.
Gli esperti dovranno entro novanti giorni dalla comunicazione o notificazione della presente ordinanza trasmettere uno schema della propria relazione alle parti ovvero, ove nominati, ai loro consulenti tecnici.
PressGiochi
Fonte immagine: https://it.depositphotos.com
L | M | M | G | V | S | D |
---|---|---|---|---|---|---|
28
|
1
|
2
|
3
|
|||
4
|
7
|
8
|
9
|
10
|
||
15
|
16
|
17
|
||||
18
|
19
|
20
|
21
|
22
|
23
|
|
30
|
1
|