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Caso Sisal. Rabino (SC): “La disconnessione degli apparecchi può essere motivo di revoca della concessione?”

L’on. Mariano Rabino di Scelta Civica denuncia alla Camera dei deputati la dismissione da parte di Sisal Entertainment di ben 1800 VLT in data 29 dicembre 2014. In una interrogazione

19 Gennaio 2015

L’on. Mariano Rabino di Scelta Civica denuncia alla Camera dei deputati la dismissione da parte di Sisal Entertainment di ben 1800 VLT in data 29 dicembre 2014.

In una interrogazione rivolta al Ministro dell’economia e delle finanze, Rabino spiega che “la recente legge di stabilità per l’anno 2015 ha disposto un ulteriore versamento da parte dei concessionari di giochi pubblici (delle sole slot machine, «Vlt e Awp») nella misura complessiva di euro 500.000.000, entro i mesi di aprile ed ottobre, da suddividersi tra i 13 concessionari in proporzione al numero di VLT ed AWP ad essi riferibili, alla data del 31 dicembre 2014; il conteggio delle apparecchiature riferite a ciascun concessionario ed il calcolo della relativa imposta (pro quota), è stato demandato ad un successivo decreto a cura dall’Amministrazione delle dogane e dei monopoli da pubblicarsi entro il 15 gennaio 2015;
il decreto, che è stato puntualmente pubblicato entro la data prevista, conteggia, in riferimento al concessionario Sisal Entertainment, 3846 VLT a carico di quest’ultima, contro un totale di VLT possedute pari a 5600; risulta – spiega l’on. di scelta civica – che Sisal Entertainment abbia provveduto alla «dismissione» di ben 1800 VLT in data 29 dicembre 2014 (due giorni prima del conteggio di ADM), e che in questi giorni sia in corso una febbrile attività di ripristino delle 1800 VLT temporaneamente «dismesse».

Sisal Entertainment ha ridotto temporaneamente la propria quota di mercato (giusto i due o tre giorni prima e dopo il conteggio del 31 dicembre), traendo un vantaggio economico di almeno 2,5 milioni di euro;
è possibile che Sisal, agendo secondo l’interrogante in contrasto con i principi di buona fede e correttezza, indispensabili per la qualifica di concessionario di rete di gioco pubblico, possa trarre un vantaggio economico nei confronti di tutti gli altri 12 concessionari che non hanno dismesso VLT e che pertanto hanno avuto un conteggio «sfavorevole» (non variando la cifra totale dell’imposta, pari a euro 500.000.000); inoltre, sembrerebbe conseguentemente che Sisal abbia danneggiato dolosamente l’erario, privandolo della raccolta delle imposte per tutti i giorni intercorrenti tra la disattivazione e la riattivazione delle VLT al solo fine di ridurre la propria quota di spettanza della tassa stabilita dalla legge di stabilità;
l’Amministrazione dogane e monopoli avrebbe certamente notato gli strani movimenti delle VLT di Sisal (- 1800 prima del conteggio, + 1800 già in questi giorni), essendo essa stessa coinvolta in maniera attiva in ogni passaggio di movimentazione delle VLT”.

Rabino ha quindi chiesto al Ministero delle finanze se l’operato di Sisal rientri in quelli previsti dalla fattispecie legislativa, ovvero se al contrario sia assolutamente proibito sospendere con le discutibili modalità descritte in premessa la raccolta;
se la sospensione da parte di un concessionario di rete della accolta di gioco e della raccolta delle relative imposte nelle forme descritte in premessa possa essere motivo di revoca immediata della concessione;
se non sia opportuno, altresì, verificare la correttezza dell’operato della Amministrazione dogane e monopoli, la quale deve necessariamente e tecnicamente collaborare con il concessionario per autorizzare le procedure di dismissione e di riattivazione; quali iniziative intenda adottare per evitare il verificarsi di    altri situazioni simili, dal momento che il settore dei giochi pubblici è stato a lungo oggetto delle attenzioni della magistratura e che ai concessionari di tali giochi fu già comminata una delle più grandi sanzioni della storia repubblicana italiana, in concorso con esponenti dell’Amministrazione dogane e monopoli.

PressGiochi