24 Novembre 2024 - 01:56

Enada Roma Workshop. Le associazioni: le principali urgenze dei giochi sono le norme regionali, ma ancor prima le caratteristiche delle gare

Ha coinvolto le associazioni di categoria il secondo tavolo di lavori di Enada Roma Workshop tenuto oggi a Roma per ricordare 60 anni dell’associazione Nazionale Sapar. Nella prima parte della

01 Dicembre 2022

Ha coinvolto le associazioni di categoria il secondo tavolo di lavori di Enada Roma Workshop tenuto oggi a Roma per ricordare 60 anni dell’associazione Nazionale Sapar.

Nella prima parte della giornata hanno partecipato le istituzioni con il contributo del sottosegretario all’economia Federico Freni e del direttore generale di ADM Marcello Minenna.

Ad intervenire per EGP Fipe, il dr. Emmanuele Cangianelli che ha ricordato: “Le regioni hanno applicato ai giochi pubblici regole diverse tra loro e le associazioni continuano a combattere per tutelare la realtà dei fatti e svelare i falsi miti. Spesso ci troviamo ad incontrare soggetti istituzionali male informati, o peggio in mala fede, che applicano regole che in realtà non tutelano correttamente i giocatori. Ci sono tuttavia delle regioni che hanno regolato in maniera buona come la Campania. Dobbiamo coinvolgere più interlocutori. Dobbiamo moltiplicare la voce della filiera”. “Siamo all’inizio di una nuova legislatura. Torneremo a parlare di nuove norme di distribuzione sul territorio, del lavoro da fare a livello organizzativo e tecnologico per il settore, del lavoro in Conferenza Stato Regioni. Con questo occorre cercare di risolvere concretamente temi come il controllo dei minori al gioco con sistemi tecnologici che tutti possano implementare nelle sale” ha concluso.

Secondo Geronimo Cardia di Acadi: “Le persone della filiera sono coloro che devono attuare tutte le norme di compliance e le regole ferree che difficilmente si potrebbero ritrovare in altri comparti. Se tutti si comportassero bene avremmo un mondo perfetto, peccato che le stesse norme presentano dei cortocircuiti che mettono a rischio la funzionalità del comparto. I problemi che riguardano il settore del gioco pubblico sono sempre gli stessi da tanti anni”.

A collegarsi all’evento il senatore del M5S Mario Turco “Il M5S guarda al settore dei giochi senza pregiudizio, ma abbiamo la volontà di tutelare gli utenti. Siamo consapevoli che il settore del gioco è fatto di imprese legali che garantiscono importanti risorse. Ma solo regolamentando il gioco possiamo arginare le illegalità e combattere la ludopatia. Di fronte a questo problema sociale le imprese legali devono essere gli attori principali per contrastare quelle forme di gioco che dal legale passano all’illegale. E’ inoltre fondamentale contrastare il gioco d’azzardo, visto come emergenza socio sanitaria. Il mancato contrasto è un errore anche per gli stessi operatori del gioco. Questa è la vera scommessa da vincere e Stato e filiera devono trovarsi sulla stessa linea”.

“Ci aspettavamo – ha proseguito l’avv. Cardia – che in questi giorni nei quali si lavora alla legge di Bilancio si scrivesse nero su bianco l’impegno dell’Esecutivo di fare una legge delega ai giochi entro i prossimi mesi. Le concessioni sono in scadenza, a marzo scadono tutte le concessioni del Bingo. Questa urgenza si dimentica. A giugno 2023 scadranno le concessioni degli apparecchi slot machine e Vlt. Sono dimenticanze grevi che portano alla perdita di importanti risorse. Questo ci mostra le incongruenze dell’ordinamento giuridico. Serve un riordino seguito dai bandi delle concessioni in modo giusto perché si deve considerare che le marginalità si riducono mentre i costi aumentano. Infine va superato il tema delle banche, mettendo insieme Mef  e Abi. Infine l’uso della tessera sanitaria che ha danneggiato in maniera grave il settore.

I distanziometri sono stati copiati dalle distanze imposte nel 1990 alle antenne dei telefonini. Un riferimento che nulla ha a che fare con il problema che vogliamo risolvere” ha concluso il presidente Acadi.

“In 60 anni di Sapar di battaglie ne sono state combattute tante – ha affermato Massimiliano Pucci di Astro. La nostra è una attività che deve difendersi anche dal fuoco amico e solo dopo può pensare a cosa dovrebbero fare le associazioni di categoria. Dobbiamo cercare di capire cosa accade fuori, vivo in una regione, l’Emilia Romagna dove tra poco non ci saranno più giochi. La politica mira a togliere i giochi dai luoghi generalisti ma non comprende che togliere i prodotti di gioco più leggeri non aiuterà a combattere la ludopatia. Vedremo se la manovra conterrà solo le proroghe per i giochi online o se davvero si stanno valutando nuove tasse e proreghe onerose per altri giochi. La gara degli apparecchi così come impostata ci vedrà tutti fuori, perché è una gara per ricchi che aumenterà i disoccupati. Per questo auguro lunga vita alle associazioni come Sapar. Prima del territorio vengono le aziende per questo la vera urgenza è rappresentata dalle gare che devono essere accessibili per tutte le aziende. Dovremo metterci di nuovo insieme, ma forse nemmeno questo ci garantirà l’accesso alle gare alle quali potranno accedere forse solo un paio di fondi di investimento che non conoscono minimamente i problemi di chi sta sul territorio”.

“Il rapporto con le istituzioni per il settore dei giochi è fondamentale- ha affermato Pasquale Chiacchio -. Spesso i politici non conoscono bene il comparto per questo vanno istruiti con dati reali sul settore. Spesso cerco di sensibilizzare anche le altre parti del settore per fare una campagna sociale sull’utilità del settore e su come le entrate erariali derivanti dai giochi potrebbero essere usati”. Infine GianMaria Chiodo ha evidenziato l’importanza della filiera e dell’unione tra le associazioni di categoria per arrivare ad una riforma che sia giusta per l’intera filiera.

 

PressGiochi

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