Nel terzo trimestre dell’anno in corso sono state aperte 94.080 nuove partite Iva con una flessione del 12,4% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. È quanto emerge dalla consueta
Nel terzo trimestre dell’anno in corso sono state aperte 94.080 nuove partite Iva con una flessione del 12,4% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.
È quanto emerge dalla consueta sintesi dell’Osservatorio delle partite Iva, del dipartimento delle Finanze.
Sono state 42 a luglio, 18 ad agosto e 52 a settembre, le nuove attività connesse al settore delle lotterie, scommesse e case da gioco che hanno preso il via in Italia nel terzo trimestre 2022. Se luglio segnava un -6,6% rispetto a luglio 2021, agosto ha registrato il -5,6% e settembre un +23,8% rispetto al 2021.
Nel complesso, nel terzo trimestre 2022 sono state aperte 112 nuove partite Iva nel settore gaming. Il totale di PI aperte dall’inizio dell’anno ammonta a 456.
Guardando le statistiche dell’Osservatorio a livello generale, la distribuzione per natura giuridica mostra che il 69,7% delle nuove aperture di partita Iva è stato operato da persone fisiche, il 21,8% da società di capitali, il 2,8% da società di persone; la quota dei “non residenti” ed “altre forme giuridiche” rappresenta il 5,6% del totale delle nuove aperture. Rispetto al terzo trimestre del 2021 il calo di aperture è quasi generalizzato: -56,3% dei non residenti, -8,5% le società di persone, -7,8% per le persone fisiche, -5,2% per le società di capitali.
Riguardo alla ripartizione territoriale, il 47,7% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 21,2% al Centro e il 30,6% al Sud e Isole. Il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente evidenzia che i principali decrementi di avviamenti sono avvenuti in Friuli V.G. (-30,8%), Molise (-21,2%) e Lombardia (-19,5%); l’unico territorio in attivo è la Valle d’Aosta (+2,2%).
In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra sempre il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 20% del totale, seguito dalle attività professionali (17%) e dalle costruzioni (10,4%). Rispetto al terzo trimestre del 2021, tra i settori principali i maggiori aumenti si notano nell’istruzione (+21,5%), nei trasporti (+15,6%) e nelle attività artistico-sportive (+10%). Le diminuzioni più rilevanti si registrano nell’agricoltura (-30,5%), nel commercio (-30,2%) e nell’edilizia (-15,1%).
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione di genere mostra una sostanziale stabilità: (maschi al 60,8%). Il 50,7% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni ed il 30,3% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni. In confronto al corrispondente periodo dello scorso anno tutte le classi mostrano un calo di avviamenti: dal -4,2% della classe più giovane al -19,7% della più anziana. Analizzando il Paese di nascita degli avvianti, si evidenzia che il 22,4% delle aperture è operato da un soggetto nato all’estero.
Nel periodo in esame 44.713 soggetti hanno aderito al regime forfetario, pari al 47,5% del totale delle nuove aperture, con una flessione del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
PressGiochi
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