“Purtroppo è andata male. Ora l’unica via è quella di tentare dei ricorsi e intraprendere la via del contenzioso. Insieme alle associazioni di categoria cercheremo nei prossimi giorni di capire
“Purtroppo è andata male. Ora l’unica via è quella di tentare dei ricorsi e intraprendere la via del contenzioso. Insieme alle associazioni di categoria cercheremo nei prossimi giorni di capire cosa si può fare”.
Così Giancarlo Alberini, presidente della delegazione Trentino Alto Adige per Sapar, commenta A PressGiochi la decisione del Consiglio provinciale di Trento che questa mattina ha deciso di non approvare gli emendamenti per prorogare l’entrata in vigore del distanziometro previsto dalla legge provinciale che entrerà in vigore il prossimo 12 agosto.
L’emendamento di Claudio Cia è stato quindi non approvato, mentre quello Leonardi è stato ritirato dallo stesso firmatario, preso atto della decisione del Consiglio.
“Dobbiamo riunisci e trovare qualche spunto per andare avanti. L’entrata in vigore della norma metterà a rischio 350 addetti, tra diretto e indotto, ci saranno 40 sale giochi costrette a chiudere o delocalizzare. Il problema è che vista la conformazione del territorio e il sistema di misurazione delle distanze – previste in 300 metri dai luoghi sensibili – è impossibile individuare luoghi dove delocalizzare. Dovremmo spostare le sale giochi in montagna, in teoria. Le sale dovrebbanno spostarsi o chiudere subito ad agosto. Una situazione davvero terribile per imprenditori e lavoratori” conclude Alberini.
PressGiochi
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