15 Novembre 2024 - 05:52

Trento: distanze dal gioco pronte ad entrare in vigore

Il 12 agosto la legge provinciale 13 del 2015 entrerà definitivamente in vigore, dopo i 5 anni previsti per far convertire le attività che avevano gli apparecchi da gioco e

06 Luglio 2022

Il 12 agosto la legge provinciale 13 del 2015 entrerà definitivamente in vigore, dopo i 5 anni previsti per far convertire le attività che avevano gli apparecchi da gioco e dopo l’ulteriore deroga di altri 2 per la stessa ragione.  Si prevede che gli esercizi dove si può fruire di gioco d’azzardo legale debbano distare almeno 300 metri da luoghi di incontro e aggregazione di giovani e anziani (e quindi scuole, centri di aggregazione, luoghi di culto).  La Sapar, l’associazione nazionale gestori gioco di Stato, è tornata in audizione presso la Commissione quarta presieduta da Claudio Cia.

Secondo Domenico Distante, presidente nazionale della Sapar, cioè l’Associazione nazionale gestori gioco di Stato, sarebbero stati centinaia i lavoratori che hanno perso il lavoro. Dichiarazioni sostenute da Mara Dalzocchio, capogruppo dalla Lega, che ha detto di comprendere l’intervento della Sapar “perché la questione è delicata e implica problemi molto seri”, si legge in un comunicato.

Claudio Cia invece, ha ricordato che il proibizionismo rischia di creare problemi, per il consigliere di Fratelli d’Italia “non si può distruggere un settore che ha già perso cento posti di lavoro. Lavoratori – prosegue la nota della Pat – che nonostante le promesse dei sindacati non hanno ancora trovato una nuova occupazione”.

Una tesi respinta al mittente da Andrea Grosselli, segretario provinciale della Cgil che dice: “Se veramente il consigliere Cia è in possesso dei dati che dimostrano che chi ha perso il lavoro non è riuscito a trovarne un altro, allora nel suo ruolo all’interno della maggioranza dovrebbe spingere l’assessore allo Sviluppo economico, Achille Spinelli a rafforzare i servizi pubblici per l’impiego”. Il segretario della Cgil ricorda peraltro come in questa fase ci siano molte aziende che cercano manodopera ma lamentano di non trovarne. “Deve essere la Provincia ad attivarsi per far incontrare domanda e offerta e se possibile riqualificare e accompagnare chi potrebbe perdere il lavoro. Serve un piano di riqualificazione di questi addetti che così potrebbero trovare posto in nuovi ambiti e magari a condizioni migliori rispetto al settore di provenienza”. Come spiega il sindacalista il punto è che la Provincia avrebbe la possibilità di intervenire con interventi ad hoc per favorire l’inserimento lavorativo, però servono investimenti. “Noi siamo disponibili, per il resto – conclude Grosselli – riteniamo che la legge vada rispettata e attuata in tutte le sue parti. Questo provvedimento non demonizza il gioco d’azzardo ma ne regolamenta la presenza in certi contesti a rischio, in modo da contrastare la ludopatia che ha costi sociali altissimi”.

 

Federico Albertini, che presiede Sapar, in quarta commissione, ha ricordato che il numero degli operatori si è dimezzato da quando è stata fatta la legge 13 e in seguito alla norma sulle distanze minime dai punti sensibili è stato chiuso l’80% dei punti vendita con centinaia di lavoratori che hanno perso il lavoro per un comparto che è sparito, ha detto, in silenzio. E che la legge provinciale funzioni è dimostrato proprio dai numeri dati da Sapar: in Trentino da quando è stata varata si è passati da 4.330 apparecchi per il gioco attivi al 31dicembre 2016 ai 2.814 al 30 aprile 2018. Insomma si sta davvero andando verso un territorio privo di macchinette nei pressi di luoghi sensibili ma le ”aperture” viste in quarta commissione con Failoni che ha parlato di ”spada di Damocle” riferendosi alla data del 12 agosto quando, dopo 7 anni di attesa, finalmente dovrebbe entrare in vigore la legge aggiungendo che ”la Giunta troverà una soluzione nell’assestamento”.

 

E a lui hanno fatto eco Mara Dalzocchio, capogruppo dalla Lega, che ha detto di comprendere l’intervento del Sapar perché la questione è delicata e implica problemi molto seri chiedendo se ci sono segnali di un incremento del gioco illegale e Claudio Cia che ha ricordato che il proibizionismo rischia di creare problemi ancora più gravi e che in Parlamento, in queste ore, si sta discutendo il testo unico sul gioco. Quindi, ha concluso, non si può distruggere un settore che ha già perso cento posti. Lavoratori, ha detto Cia, che, nonostante le promesse dei sindacati, non hanno ancora trovato una nuova occupazione.

 

Sapar ha stimato che si perderebbero altri 150 posti di lavoro con la chiusura di oltre 30 attività che, lo ribadiamo, hanno avuto 7 anni per cambiare, convertirsi, adeguarsi alla normativa. Degli irriducibili, dunque, convinti che in un modo o nell’altro l’avrebbero sfangata anche questa volta. La decisione ora è tutta politica, evidentemente e si vedrà se alla fine la Giunta Fugatti accetterà di esporsi a un boomerang mediatico clamoroso per andare incontro agli interessi di pochi che pure smuovono cifre molto importanti: si pensi che solo a Trento nel mese di dicembre 2021 nelle macchinette Awp sono stati lasciati dai cittadini 5.198.686 euro (dati Agenzia dogane e monopoli) e in quelle Vlt 10.289.955 euro e nel comune di Ville d’Anaunia (poco meno di 5.000 anime) gli euro giocati dai cittadini nel mese di dicembre 2021 sono stati 240.114; a Tione sempre dicembre 2021 nelle Awp sono entrati 433.476 euro, a Soraga di Fassa con 722 abitanti a dicembre 2021 sono stati messi 46.143 euro nelle Awp.

PressGiochi

×