15 Novembre 2024 - 06:48

Neri (Anci Toscana): “Una legge di riordino del gioco aiuterebbe i comuni ad affrontare il problema del Gap”

“Non siamo isole e non possiamo lavorare indipendentemente. Per i comuni il terzo settore è importantissimo. Nel tema del gioco patologico c’è un movimento che nasce dal basso, dai cittadini.

16 Giugno 2022

“Non siamo isole e non possiamo lavorare indipendentemente. Per i comuni il terzo settore è importantissimo. Nel tema del gioco patologico c’è un movimento che nasce dal basso, dai cittadini. Manca un intervento dall’alto, dal Parlamento. Sono anni che chiediamo un intervento vero del Parlamento che metta in piedi una legge quadro che ci liberi dai problemi che intercettiamo quotidianamente nella lotta al Gap. La nostra è una competenza sociale, quella sanitaria è in capo alle regioni. Noi come sindaci possiamo regolamentare ma i regolamenti e le ordinanze sono strumenti limitati. Per ridurre gli orari del gioco, ad esempio, serve una ricerca scientifica e statistica che ci dica quanti casi ci siano accertati sul territorio. Per cui nei territori più piccoli le ordinanze vengono annullate dal Tar perché non trovano congruenza con i dati sul territorio. Per cui una legge quadro ci toglierebbe dal problema di dover intervenire direttamente sulla questione”.

Il sindaco e referente di Anci Toscana, Simona Neri è intervenuto questo pomeriggio alla Camera alla conferenza Help Ludopatia dopo aver preso parte questa mattina all’audizione presso la Commissione di inchiesta del Senato.

“C’è un disegno di legge che abbiamo visto tutti e che formalmente non è passato in Consiglio dei Ministri e nei punti principali abbiamo visualizzato nel quale viene ribadito per tre volte il principio di invarianza di gettito. Non si può fare una legge che parli di contrasto al gioco d’azzardo patologico se poi si ribadisce l’invarianza del gettito. Quest’anno abbiamo già di nuovo superato i 100 mld di raccolta di gioco. C’è stato un aumento spaventoso del gioco telematico, più pericoloso perché difficile da limitare e controllare. Il secondo punto che chiediamo è quello della diminuzione dell’offerta e da parte dei comuni ci deve essere una presenza al tavolo della Conferenza Unificata. Stato, Regioni e enti locali devono lavorare insieme. Anche con le Forze dell’ordine e con gli esponenti del Terzo settore. Anci da tanto tempo ha messo in piedi delle reti di lavoro, anche con i Serd e le Università. Le risorse che arrivano dal Ministero della Salute per la lotta al Gap, sono 50n mln, in Toscana vengono gestiti da Anci che eroga dei bandi per sostenere i progetti di prevenzione del terzo settore”.

PressGiochi

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