15 Novembre 2024 - 03:23

Commissione gioco. Gen. Arbore (GdF): “Il mercato del gioco è in espansione a nocumento di quello illegale, serve Testo Unico”

“Le organizzazioni criminali cercano di gestire l’offerta di gioco illegale creando società in Paesi che di fatto garantiscono l’anonimato e rendono difficile ricostruire la catena fiduciaria dei reali responsabili dell’attività,

26 Maggio 2022

“Le organizzazioni criminali cercano di gestire l’offerta di gioco illegale creando società in Paesi che di fatto garantiscono l’anonimato e rendono difficile ricostruire la catena fiduciaria dei reali responsabili dell’attività, paesi poco collaborativi”.

Ad affermarlo in Commissione di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico il Capo del III reparto operazioni del Comando generale della Guardia di finanza, il Generale Giuseppe Arbore.

“Gestire imprese di scommesse permette di raccogliere masse di denaro rilevanti e favorire anche attività di riciclaggio. All’interesse economico si associa estorsione, intimidazione, imposizione di slot machine illegali, controllo del territorio. Pensiamo al classico caso delle doppie schede, si sta inoltre sviluppando una nuova metodologia di illecito con la creazione di nuovi software per sostituire i software e diminuire l’ammontare del payout. Centri di raccolta misti, illegali nei quali vengono anche offerte raccolte scommesse parallele a quelle illecite, all’insaputa dei giocatori che non si accorgono di giocare nell’illegale. Poi ci sono i totem che permettono di accedere a siti di gioco, legali o illegali. Il livello tecnologico è sempre più elevato e mostra come la criminalità si avvalga di esperti informatici che servono anche varie organizzazioni criminali concorrenti.

Nell’operazione Galassia un indagato intercettato spiegava come cercasse i nuovi adepti nelle migliori università mondiali e non nelle strade. L’organizzazione era interessata a chi cliccava e movimentava denaro, non a chi sparava.

Negli ultimi tre anni abbiamo accertato 3 mld di euro evasi a tassazione relativamente all’imposta imponibile. Il nostro approccio è togliere linfa vitale alle organizzazioni criminali per aggredire le proprietà delle organizzazioni e ristorare l’Erario. La GDF si è dotata di una piattaforma per far dialogare tutte le banche dati in nostra disponibilità, una dorsale che analizza la richiesta anche rispondendo con una analisi grafica e realizzata grazie a Sogei. Inoltre per i giochi e gli apparecchi abbiamo creato Gara, in condivisione con ADM, una piattaforma per evitare di duplicare gli interventi e che riesce a geolocalizzare ciascun apparecchio con una cartografia a livello nazionale. Ci sono poi degli alert che segnalano eventuali fattori di rischio.

Attenzione particolare viene rivolta al gioco online e ai conti gioco. Ci sono giacenze sui conti gioco rilevanti. In un conto abbiamo trovato 500 mila euro. Alcuni li usano come conti correnti alternativi.

GdF partecipa all’UISS per tutelare lo sport da eventuali frodi sportive e scommesse illecite; partecipiamo al Gis.

Oltre ai controlli amministrativi, il nostro impegno è sul piano penale nel contrasto della criminalità e nell’aggressione patrimoniale. La confisca di un’impresa mafiosa è semplice quando l’impresa è mafiosa. Ma spesso non è così. L’organizzazione criminale si insinua in un’impresa legale. Cosa che è successa durante la pandemia. Una società può essere esposta in maniera episodica alle influenze criminali. Quindi in questi casi non confischiamo l’impresa ma la aiutiamo con vari strumenti.

Il settore è particolarmente esposto al rischio riciclaggio. Lo Stato coinvolge i gestori di gioco in quanto devono fornire un contributo informativo perché gestiscono gioco. Devono verificare la clientela, monitorare per individuare e censire operazioni sospette per poi segnalarle. Questo per responsabilizzare questi soggetti e eliminare gli operatori che non si fanno domande. Il mondo del gioco è stato oggetto di ampi approfondimenti nei vari organi esistenti.

I dati delle segnalazioni che sono giunti alla Uif ci dicono che c’è sensibilizzazione e attenzione al tema. Cresce il numero delle segnalazioni, aumentata proprio in relazione al gioco online. Gran parte delle segnalazioni derivano dal fatto che molte imprese non si dotano degli strumenti per riscontrare le anomalie.

Alcune nostre attività nascono proprio da queste segnalazioni. L’operazione ‘Cristallo’ permetteva di alterare i contatori fiscali riducendo il payout. Abbiamo denunciato 142 soggetti e emesso sanzioni per 5 milioni di euro.

Il mercato del gioco è in espansione a nocumento di quello illegale. Una scelta saggia dello Stato. Questo interesse ha fatto si che ci fosse nel tempo uno stratificarsi di norme anche sul fronte delle sanzioni. C’è molto da fare nella chiarificazione delle norme. Auspichiamo l’emanazione di un testo unico per aiutare chi deve rispettare le norme, le imprese, e chi deve controllarne il rispetto, noi. Potrebbe essere introdotto l’obbligo per i concessionari di tracciare tutti i riversamenti che sfuggono. Sul piano culturale va diffusa la cultura del gioco legale, a tutto vantaggio dei giocatori sui quali reca danno l’offerta illegale.

Il blocco della raccolta fisica ha sicuramente comportato l’aumento del gioco illegale fisica. Sul gioco online, è aumentata la raccolta. La domanda è anelastica quindi chi voleva giocare ha comunque trovato il modo di farlo” ha concluso il Generale Arbore.

 

Ad intervenire il presidente Mauro Maria Marino che ha evidenziato la necessità di accelerare le tempistiche sulla legge delega sui giochi.

 

“In fase di crisi – ha proseguito il Generale Arbore rispondendo alle domande – c’è stata maggiore attenzione perché molte imprese erano in difficoltà. Abbiamo istituito un osservatorio al quale tutte le forze di Polizia partecipavano per analizzare i rischi di infiltrazione nell’economia legale da parte della criminalità organizzata. Abbiamo fatto squadra e ha funzionato permettendoci un interscambio di eventi e fenomeni che si stavano realizzando. Mettere a sistema in maniera coordinata le varie funzionalità dei vari corpi di polizia è un valore aggiunto.

In questo momento di crisi c’è stato uno sviluppo del gioco illegale. Il blocco della raccolta fisica ha portato all’aumento del gioco online. Ma è vero che non tutta la popolazione è abituata al gioco online e ha dimestichezza con internet.

La domanda di gioco è anelastica. Il giocatore che non ha avuto possibilità di accedere al gioco fisico, e non voleva rivolgersi online, ha cercato l’offerta illegale fisica. Questo lo abbiamo immaginato. E’ difficile dire dove sono stati fatti maggiormente gli investimenti.

Cosa fare di più? L’interoperabilità delle banche dati e l’applicazione dell’intelligenza Artificiale ci consente di ottimizzare le risorse e indirizzarle verso target di sicuro rendimento”.

 

PressGiochi

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