23 Dicembre 2024 - 14:04

Gambless, la prima app italiana contro la ludopatia

La piattaforma Gambless annuncia il lancio di una nuova applicazione per la prevenzione e il trattamento della dipendenza da gioco d’azzardo.   L’applicazione, fruibile sia da dispositivi iOS sia Android,

15 Settembre 2020

La piattaforma Gambless annuncia il lancio di una nuova applicazione per la prevenzione e il trattamento della dipendenza da gioco d’azzardo.

 

L’applicazione, fruibile sia da dispositivi iOS sia Android, offre numerose risorse ai soggetti a rischio ludopatia tra cui: articoli informativi, un diario terapeutico, esercizi di coping-skill per affrontare le proprie emozioni, test diagnostici, un chatbot d’emergenza e diversi corsi psicoeducativi.

 

Gambless affronta l’argomento del Gioco Responsabile con un approccio innovativo, ponendo la dipendenza dal gioco d’azzardo nel giusto contesto, ovvero la salute mentale della persona. Il contenuto dell’app mira ad educare gli utenti sia sui rischi che il gioco d’azzardo comporta, sia offrendo materiale educativo su temi più generali relativi alla salute mentale e al benessere emotivo. Sono già attualmente disponibili sull’app i seguenti corsi: Ludopatia pt I & II, Intelligenza Emotiva, Anti Stress, Anti Solitudine, con altri programmi che seguiranno in futuro.

 

Nello specifico, il programma sulla Ludopatia è stato creato da un team di psicologi specializzati nella dipendenza da gioco e in altri comportamenti compulsivi. Combina diverse tecniche di trattamento – tra cui la Cognitive Behavioral Therapy e la terapia Gestalt – ed è strutturato in più capitoli finalizzati ad educare gli utenti sull’argomento, dare consigli utili su come comprendere coscientemente i propri bisogni e le emozioni, e su come assumere attivamente il controllo dei comportamenti legati al gioco d’azzardo.

 

La data di lancio scelta non è casuale. L’inizio dei campionati di calcio spesso coincide con una forte crescita dei volumi nelle scommesse, dopo un periodo di spesa contratta dovuto alla stagionalità, che influenza anche giochi da casinò e poker. Questo rappresenta anche un periodo in cui tanti nuovi giocatori, tra cui i neomaggiorenni, si affacciano per la prima volta sul mondo del gioco d’azzardo.

 

In Italia, secondo alcune stime, i giocatori affetti da ludopatia sono circa 1,3 milioni, tuttavia, attualmente in cura ci sarebbero appena 12mila italiani, ovvero l’1% delle persone affette.

 

Così Maurizio Savino, CEO di Gambless: “I motivi per cui i dipendenti dal gioco d’azzardo evitano di rivolgersi a degli specialisti sono principalmente tre: la scarsa conoscenza dell’argomento, gli stereotipi ancora associati ai disturbi mentali, il prezzo e/o la scarsa accessibilità delle terapie. Con l’app Gambless contiamo di aggirare tutti questi ostacoli divulgando informazione, garantendo una privacy totale e offrendo programmi di supporto accessibili.”

 

Gambless nasce dopo lunghe ricerca su metodologie di supporto psicologico fornito tramite dispositivi mobili e che hanno portato allo sviluppo di Mindspa, un’app creata dallo stesso team nel febbraio 2020 e che conta ad oggi oltre 100.000 utenti registrati.

 

Il lancio di Gambless è avvenuto contestualmente anche in altri paesi come l’Inghilterra e la Russia, impreziosito anche da una collaborazione con Lottoland, operatore leader nel Regno Unito nel settore delle lotterie online, attivo anche in Italia tramite una licenza di gioco AAMS.

 

Commentando la partnership, Maurizio Savino ha aggiunto: “La collaborazione con gli operatori di gioco è fondamentale per la nostra mission di ridurre i potenziali danni del gioco d’azzardo.”

 

“Si stima che 1 persona su 4 sia affetta da un disturbo mentale o abusi di sostanze. Tuttavia, tra chi ha problemi di ludopatia, la presenza di comorbilità con altri disturbi raggiunge il 70%. Questa peculiarità pone gli operatori di gioco in una posizione unica: aumentando le misure a salvaguardia del gioco responsabile, è possibile incidere positivamente sul benessere psicologico dei più vulnerabili. Mi auguro che anche altri operatori possano comprendere i benefici che uno strumento di supporto come questo può portare ai propri utenti, e nel contempo elevare il ruolo di responsabilità sociale di tutto il settore.”

 

PressGiochi