22 Novembre 2024 - 13:18

Roma, i gestori scendono in piazza a Montecitorio. Distante (Sapar): “Serve più rispetto per noi lavoratori”

Roma – Di Maio, Di Maio vieni a parlare! Di Maio Di Maio vieni a parlare! Uniti in un unico coro i gestori della filiera degli apparecchi da intrattenimento hanno

20 Febbraio 2019

Roma – Di Maio, Di Maio vieni a parlare! Di Maio Di Maio vieni a parlare!

Uniti in un unico coro i gestori della filiera degli apparecchi da intrattenimento hanno invitato il Ministro del Lavoro a scendere dalle stanze di Montecitorio per ascoltare le loro ragioni. Le ragioni di imprenditori che rappresentano 300mila famiglie che rischiano di perdere il lavoro e che per questo hanno deciso oggi di protestare di fronte ai palazzi della politica.

 

“La nostra è una manifestazione pacifica per ribadire che siamo i gestori degli apparecchi da intrattenimento. Noi esistiamo! Siamo – per chi ancora non l’ha capito – quelle piccole e medie imprese che stanno sul territorio regionale, che sono una figura fondamentale per la gestione del gioco sul territorio. Non riuscirete a mandarci via, state sbagliando se pensate che noi non siamo nulla. Senza di noi non andate da nessuna parte”.

Queste parole del Presidente della Sapar Domenico Distante durante la manifestazione che si sta tenendo in Piazza Montecitorio a Roma e che riunisce tutti i gestori aderenti in Sapar e non solo.

 

Presenti anche alcuni rappresentanti del Parlamento dalla parte dei gestori. “Il gioco è un’attività bella e gli imprenditori non possono essere trattati da appestati. Bisogna essere meno ipocriti – hanno detto – e comprendere che il proibizionismo non fa altro che favorire l’illegalità”.

“Questa chiusura del Governo può portare solamente il Paese a sbattere. Stiamo cercando una interlocuzione con il Governo ma sembra proprio che le porte siano chiuse” ha affermato l’on. Elvira Savino di Forza Italia.

 

“Di dignità per gli operatori del gioco nel decreto di luglio non vedo assolutamente nulla. Vedo solo calpestare i nostri diritti. Mi sento umiliato per il poco rispetto che c’è ci noi come persone e dei nostri lavoratori” continua Distante.

“Le nostre imprese vengono considerate dalle banche imprese a rischio. Deve intervenire per questo il Governo per permetterci di essere più liberi rispetto alla scelta del nostro concessionario di riferimento”.

 

PressGiochi

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