Si è tenuto oggi, 3 luglio, il nuovo incontro dell’Ossevatorio Nazionale sul gioco d’azzardo patologico presso il Ministero della Salute. “Abbiamo concluso il documento con le linee guida sui temi
Si è tenuto oggi, 3 luglio, il nuovo incontro dell’Ossevatorio Nazionale sul gioco d’azzardo patologico presso il Ministero della Salute.
“Abbiamo concluso il documento con le linee guida sui temi di prevenzione, riabilitazione e aspetto legislativo- ha commentato Matteo Iori, presidente del CoNaGGa, a PressGiochi -. Ora saranno corretti alcuni refusi e poi sarà inviato al Gabinetto del Ministero. Presumibilmente entro la fine della prossima settimana”.
Si tratta di un documento organico che fornisce delle linee di indirizzo per la presa in carico, il trattamento diagnostico, terapeutico e assistenziale da parte dei servizi pubblici del problema del gioco d’azzardo patologico e che si occupa anche di prevenzione e regolazione.
“La parte interessante – ha affermato Maurizio Fiasco, presidente di Alea – è che queste linee guida coordinano la parte di sicurezza sociale con la parte sanitaria in senso stretto, privilegiando un modello di azione integrata tra sociale e sanitario con una programmazione condivisa e multifattoriale e che coordina i vari enti che intervengono sulla questione.
Questa del gioco è una questione che ha punti in comune con gli aspetti sociali, di pertinenza dei comuni, e sanitari, di pertinenza del Ministero della salute. Si tratta di una patologia complessa che richiede il concorso di più fattori e più enti sul cui lavoro saranno utili proprio queste linee guida.
L’aspetto qualificante – ha chiarito Fiasco – è che per la prima volta si definisce in applicazione dei nuovi Lea del 17 gennaio 2017 anche il Disturbo da Gioco d’Azzardo. Si recepisce una nuova formulazione già proposta dal Manuale diagnostico per liberare il campo dalle classiche definizioni erronee.
Le proposte più rilevanti dal punto di vista degli aspetti legislativi è l’importanza data all’aspetto della prevenzione, l’attenuazione della pressione pubblicitaria, l’attenuazione della pressione di giocare d’azzardo. Si parla di ridurre l’esposizione al rischio, di formazione per tutte le figure che fanno parte del sistema socio assistenziale, Asl, enti accreditati e Comuni”.
“Nella seconda parte – ha proseguito Iori- abbiamo parlato dei fondi per le Regioni (uno dei principali compiti dell’Osservatorio). La settimana scorsa è partito il trasferimento dei fondi dal Ministero alle Regioni. Queste poi con le loro modalità trasferiranno i soldi sui territori per promuovere attività di prevenzione e riabilitazione in relazione al gioco patologico”.
La prossima riunione dell’Osservatorio Nazionale è prevista il 25 settembre prossimo.
PressGiochi
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